L’azienda svedese che mette a rischio la transizione energetica europea
Il 21 novembre la Northvolt, azienda svedese che produce batterie, ha richiesto la procedura di amministrazione controllata prevista dal chapter 11 della legge sui fallimenti degli Stati Uniti. La decisione è stata presa perché l’azienda non riesce a onorare i suoi debiti: attualmente ha liquidità per trenta milioni di dollari, ma deve restituire 5,8 miliardi. Ora, sotto la sorveglianza dell’autorità giudiziaria e di un amministratore nominato dal tribunale, avrà la possibilità di evitare il fallimento, perché potrà procedere a una ristrutturazione godendo della protezione temporanea dai creditori.
Il 22 novembre sono arrivate le dimissioni di Peter Carlsson, cofondatore e amministratore delegato della Northvolt. Sotto la sua guida l’azienda svedese aveva investito somme ingenti per raggiungere rapidamente le dimensioni necessarie a competere con i produttori di batterie della Cina e della Corea del Sud. Carlsson aveva aperto la fabbrica principale della Northvolt nella cittadina svedese di Skellefteå, vicino al Circolo polare artico, e stava lavorando all’avvio di altri impianti in Germania, negli Stati Uniti e in Canada.
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Ecco il costo dell'energia pulita, la batterie. Costo esorbitante visto le difficoltà di vendita di queste batterie che sono molto costose, batterie che oggi non funzionano alla perfezione .......... certo non ha il costo della battaria che oggi le macchine portano in dotazione che con 100 o 200 € li compri.
Ho sentito dire che per la sostituzione di queste batterie ci vuole una spesa minima di 1000,00€ giusta per una macchina piccola come la 500 fiat.
Energia pulita si, ma sono costi che si può mantenere una persona ricca economicamente, un operaio può solo camminare a piedi altra energia pulita.
Etichette: Auto Elettriche
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