Salvini assolto, ma c'è un'altra verità da rispettare
Salvini assolto, ma c'è un'altra verità da rispettare (avvenire.it)
Chi non ha mai sentito l’espressione “sembra un porto di mare”, per indicare un luogo dove c’è un continuo viavai? Si dice così proprio perché il porto è un luogo aperto per definizione, crocevia di storie e di culture diverse, mescolanza di varia umanità. I porti non si possono chiudere, come cercò di fare Matteo Salvini, perché la garanzia di un approdo sulla terra ferma è qualcosa che ha che fare con il diritto umanitario universalmente riconosciuto, con l’incolumità e la sicurezza di vite. È una norma che non c’è neanche bisogno di scrivere, perché è incisa da sempre nelle coscienze di chi va per mare. Ed è auspicabile che lo sia in tutte le coscienze. Lo abbiamo scritto così tante volte che ai nostri lettori più affezionati sarà venuto a noia, ma non bisogna mai stancarsi di contrastare una narrazione tossica dei fatti.
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Ognuno racconta la propia opinione, ed è giustissimo.
Fermo restando che ci dobbiamo arrendere ad una verità processuale. Questo stesso giornale pensa che ci sarà un'appello, rientra nel rito processuale, se ci sono i così detti requisiti per poter andare in appello.
Tutto dipende dalle motivazioni della sentenza, molto complessa per far si che non vi siano i requisuti.
Intanto tre PM hanno indagato è fatto un processo(molto costoso per il popolo) per sentirsi dire il FATTO NON SUSSISTE.
Forse questi PM dicono di averci lavorato ed incriminato Salvini. Che fatta la seconda udienza ..... assolto il fatto non la fatto Salvini, allora chi lo ha fatto?
Però cambiate PM se c'è altro tipo di indagamento, se no vi dicono che c'è la magistratura comunista che li persequità.
Leggete anche questo articolo del Giornale
La cantonata dei tre pm. Così la nave spagnola ha cercato il casus belli - il Giornale
Altro punto di vista, leggittimo.
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